Archivio Giugno 2014

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Governo Renzi: se Matteo fosse Silvio

di Luisella Costamagna | 10 giugno 2014

“Ma quanto è forte Tarzan. E’ più di Zorro Tarzan. Tarzan-Zan-Zan”. Ricordate la sigla finale di “Noi no!”, con gli assoluti Sandra Mondaini e Raimondo Vianello nei panni dell’esploratrice e dell’eroe della giungla? Una canzone che ben si adatta al nostro nuovo eroe nazionale: Matteo Renzi. Vedremo se il finale sarà diverso, e i risultati dei ballottaggi solo una nuvoletta passeggera davanti al Sole, o se – come nello sketch televisivo, in cui Tarzan-Vianello per salvare la Mondaini in pericolo si schiantava con la liana contro un albero – ci sarà l’eclissi. Vedremo.

Nel frattempo, guai a parlar male del Sole, che illumina e scalda la nostra landa desolata. Sei un disfattista, menagramo, pessimista e gufo. Tiè!

Visto che al cuor non si comanda, ma alla mente sì, suggerisco una semplice riflessione agli “illuminati” (dal Sole renziano) di centrosinistra: ma se le cose che ha fatto – e non fatto – finora Renzi le avesse fatte Berlusconi, se le avesse fatte il Caimano – e avrebbe potuto farle – e non un leader di sinistra (davvero?), cosa sarebbe successo?

Provate a pensarci. Basta sostituire il nome.

Se Berlusconi fosse arrivato a Palazzo Chigi senza elezioni? E poi avesse fatto campagna elettorale per le europee da premier-segretario, facendo saltare i contatori di minuti per le sue onnipresenze tv? E se per vincere le elezioni avesse promesso 80 euro in busta paga, da pagarsi chissà come e chissà per quanto?

Cosa sarebbe successo se Berlusconi avesse promesso di cambiare la legge elettorale, riformare il Senato, abolire le province, tagliare l’Irap alle imprese, pagare tutti i debiti della pubblica amministrazione… e poi avesse rimandato e rimandato e rimandato a data da destinarsi? E come unici fatti concreti avesse aumentato la precarietà dei contratti a termine, messo in cantiere l’abolizione dell’articolo 18 per i neoassunti e la mobilità obbligatoria per gli statali (nella migliore tradizione di Sacconi-Brunetta), e poi ridotto le pene per il voto di scambio politico-mafioso, tagliato soldi alla Rai? Apriti cielo! Per Berlusconi sono rimasti solo sogni, perché si sarebbe beccato scioperi generali permanenti e l’Usigrai sui tetti, mentre il Sole-Renzi è così intenso che acceca tutti.

Inutile chiedere invece cosa sarebbe successo se Berlusconi avesse nominato ministri belle donne ma inesperte o si fosse ritrovato nel partito inquisiti per tangenti. In questo ha fatto scuola e il Pd non è voluto essere da meno né all’Expo né nel Mose. Mica “c’ha scritto Jo Condor”. E vai con le larghe intese delle mazzette.

Basta cambiare il nome (non la sostanza, perché quella non cambierebbe di molto) e avremmo un’altra Italia: cupa, conflittuale, incattivita. E invece abbiamo il Sole, la pace, la speranza, l’ottimismo, l’entusiasmo di stampa e tv.

“Ma quanto è forte Renzì. E’ più di Zorro Renzì. Renzi-Zin-Zin”.

La buia “nuttata” è passata: ora splende il giorno luminoso in cui tutte le vacche sono bianche.

Occhio solo a non scottarvi.

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